Quattro anni e mezzo di reclusione per il 'pentito' Gianfranco Batzella, sei anni per il dipendente dei caseificio Efisio Mereu, ritenuto il basista. Sono le richieste del pubblico ministero Rossana Allieri nel processo con rito abbreviato ai due presunti complici di Niveo Batzella - per lui il dibattimento comincia venerdì 31 - accusati di aver tentato di sequestrare l'imprenditore caseario Alessandro Podda, figlio di Ferruccio, titolare dello stabilimento "Podda Formaggi" di Sestu. Dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gup Giuseppe Pintori, Niveo Batzella era comparso davanti ai giudici della prima sezione del Tribunale di Cagliari per l'avvio del dibattimento, poi slittato a venerdì, mentre oggi era il turno dei due presunti complici che hanno scelto l'abbreviato: il nipote Gianfranco Batzella - che da tempo sta aiutando la Procura a ricostruire i tanti reati contestati allo zio e alla sua banda, compresi alcuni omicidi - ed Efisio Mereu, dipendente del caseificio di Sestu, considerato dalla Procura distrettuale antimafia il basista del presunto tentativo di sequestro di persona a scopo di estorsione. Il processo è stato aggiornato al 4 novembre prossimo per eventuali repliche, poi si andrà a sentenza.
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