Molte persone conoscono l'inquinamento ambientale e l'inquinamento acustico, ma quanti sono a conoscenza dell'inquinamento luminoso? Le statistiche parlano di un numero davvero esiguo di persone che ne sono al corrente. E intanto, si dice, che le stelle vadano pian piano scomparendo dal cielo. Ma le stelle sono sempre presenti nella volta celeste, solo che sono nascoste dal velo luminoso dovuto alla dispersione di luce verso l'alto. Questo fenomeno lo chiamiamo "inquinamento luminoso" e si calcola che quasi il 50% della luce prodotta per illuminare le strade dei centri abitati, vada invece a illuminare il cielo, privandoci così della visione delle stelle.

Per sensibilizzare e combattere tale forma di inquinamento, a partire dal 1993 è nata la "Giornata Nazionale contro l'inquinamento luminoso". In occasione di questo evento si ha l'obiettivo di diffondere diverse iniziative, proprio per limitare l'inquinamento luminoso. A indire la "Giornata Nazionale" è stata l'Unione Astrofili Bresciani con il patrocinio dell'Unione Astrofili Italiani, dell'International Union of Amateur Astronomers, dell'Associazione Amici dei Planetari, dell'Associazione Cielo Buio e dell'International Dark Sky Association.

In occasione di questo appuntamento previsto per oggi alle 19, al Planetario in piazza L'Unione Sarda, l'astrofisico Manuel Floris mostrerà qual è la profonda differenza fra un cielo cittadino e quello privo di inquinamento luminoso. Inoltre si andrà a scoprire in quali luoghi della Sardegna si può ancora osservare il raro spettacolo di una "notte piena di stelle".
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