Il biglietto con le minacce ("Ammazzati o ammazziamo tuo figlio") non è stato mai trovato. Ma Giacomo Muscas, il detenuto di Villamar che si è ucciso al Centro diagnostico terapeutico del carcere di Buoncammino, aveva paure. Aveva persino chiesto di essere cambiato di cella. Fatti su cui la Procura ha aperto un'inchiesta.

Intanto stasera la comunità di Villamar renderà l'ultimo saluto a Giacomo Muscas.
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