Per ribadire la posizione sull'articolo 18: nessun cedimento o scambio, ma estensione a tutti i lavoratori. Il messaggio dei dipendenti della compagnia aerea è sintetizzato in uno striscione: "Aga Khan, i lavoratori Meridiana dicono no ai licenziamenti". Davanti al Bastione banchetti, bandiere e volantini per denunciare il dramma occupazione in Sardegna: al sit-in fra gli altri c'è anche il Coordinamento dei lavoratori ex Lsu e rappresentanti del mondo del commercio, della scuola e del settore pulizie. Ed ancora lavoratori del pubblico impiego e pensionati. "Negli ultimi sei anni - spiega l'Usb - tutte le conseguenze della crisi sono state scaricate sulle nostre spalle. Chiusura di migliaia di fabbriche. Prova ne sono, anche in Sardegna, le centinaia di aziende che chiudono o licenziano i dipendenti, l'ultimo caso più eclatante è quello di Meridiana. Miliardi di ore di cig. I servizi continuano ad essere tagliati al pari dei posti di lavoro. La disoccupazione è a livelli drammatici, sfiora il 13% e quella giovanile il 40%". Non viene risparmiato nessuno: "Tutti i governi che si sono succeduti in questi anni di crisi (Berlusconi, Monti, Letta e Renzi) - attacca USB - hanno avuto un solo obiettivo: imporre sacrifici durissimi alla classe operaia e alle masse popolari per salvare i profitti, le ricchezze e i privilegi di una minoranza di capitalisti e di parassiti. Ora Renzi e le destre ci vengono a dire che abolendo le tutele previste dall'articolo 18 ci sarà la ripresa". Emblematico uno striscione: "Lamentarsi non serve o si agisce o si subisce".
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