"Nessun atto mi è stato notificato. Sono stato ascoltato nel 2010 dalla Procura di Cagliari in qualità di persona informata sui fatti quando mi era stato proposto un affare immobiliare su un terreno con licenza edilizia per la costruzione di un villaggio turistico. Una volta venuto a conoscenza dei soci che sarebbero dovuti intervenire, chiesi al notaio responsabile dell'operazione di riavere la caparra versata: il tutto effettuato con bonifici, quindi tracciabili". Il consigliere regionale campano Luciano Passariello (Fdi-An) commenta così le notizie sulla sua iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Cagliari sul riciclaggio in Sardegna del denaro dei Casalesi. "Non ho partecipato all'atto notarile di vendita e quindi come avrei potuto sapere a chi andavano le quote? Detto ciò, sono e resto disponibile a chiarire totalmente la mia posizione alla magistratura al fine di fare la massima chiarezza sulla vicenda. Mi riservo di citare per danni gli organi di informazione che non dovessero riportare con esattezza la mia versione", conclude.
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