Giacomo Muscas, 43 anni di Villamar, aveva detto alle guardie carcerarie di aver ricevuto un biglietto Nel messaggio - recapitato da altri detenuti - c'era scritto "Ammazzati o ammazziamo tuo figlio". Il detenuto - che sì è tolto la vita nel bagno del centro clinico - divideva la cella con Marco Antonio Deiana, in carcere perché coinvolto nella rapina di piazza Garibaldi. Le indagini dovranno chiarire se l'uomo abbia un qualche coinvolgimento nella vicenda.

Questa mattina intorno alle 13, il responsabile del penitenziario Gianfranco Pala si è presentato al Palazzo di giustizia e per circa quaranta minuti ha parlato con il sostituto procuratore Andrea Massidda. Al centro del colloquio, secondo l'Ansa, ci sarebbe stata proprio la morte del 43enne che si è tolto la vita - come confermato dall'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Demontis - impiccandosi con i pantaloni di una tuta.
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