Aggredito e pestato a sangue dal branco, a due passi da casa, davanti agli occhi impietriti dei propri bambini. E' la drammatica disavventura di cui è stato vittima un docente universitario nel centro storico di Sassari. Stava rientrando a casa con i figli, si è fermato per chiedere ad un gruppo di ragazzini, sui quindici anni, che da qualche tempo staziona abitualmente nella piazza, di contenersi, di avere atteggiamenti più rispettosi per il resto della comunità in cui vivono. La risposta è stata tanto veemente quanto improvvisa.

Anziché accettare l'invito del giovane professore, l'hanno circondato in quindici, ragazzi e ragazze, l'hanno strattonato e colpito a ripetizione con calci e pugni, fino a farlo cadere a terra. L'uomo non ha neanche avuto il tempo di provare a difendersi, ha urlato, ha chiamato aiuto, convincendo così la baby gang a scappare. Soccorso immediatamente, è stato trasportato in ospedale, dove i medici hanno provveduto a suturare l'arcata sopraciliare, a constatare la tumefazione di un occhio e la lussazione di una spalla, assegnando al docente quaranta giorni di cure. Il professore universitario ha ricevuto la visita del sindaco Nicola Sanna e degli assessori comunali. Hanno portato la solidarietà della città e hanno assicurato interventi urgenti per fermare l'escalation di violenza che da alcuni anni ha fatto ripiombare il centro storico nell'incubo che non ci sia rimedio per i suoi malanni di sempre, tra degrado e incuria.
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