Otto figli, fra i 3 e i 18 anni, e i genitori quarantenni bosniaci, questa mattina sono stati "sfrattati" dal Campo nomadi di Colcò a Olbia, per "comportamento irrispettoso" tenuto all'interno della comunità, tanto da ricevere, negli ultimi 12 mesi, tre richiami scritti. Fra le accuse l'inquinamento dell'area ma anche aggressioni. Questa mattina la Polizia municipale ha eseguito l'ordinanza del 3 settembre scorso con il quale il sindaco ha disposto l'allontanamento dell'intero nucleo. "I componenti della famiglia hanno tenuto comportamenti difformi al regolamento e gli sono stati notificati tre richiami", ha precisato l'ordinanza, "oltre a violare le regole di convivenza civile all'interno dell'area attrezzata hanno contribuito notevolmente a comprometterne l'igiene e la sicurezza". Da giugno alla famiglia bosniaca era stata revocata l'autorizzazione ad occupare l'area del Campo, una revoca però mai applicata tanto da richiedere, oggi, l'intervento degli agenti. Genitori e figli hanno lasciato il Campo e gli agenti hanno sequestrato una roulotte e un container che hanno abbandonato sull'area.
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