Dovevano essere un regalo piccante per il fidanzatino. Autoscatti senza veli, dettagli di un corpo adolescente e lui le condivide con gli amici. Succede tutto in un istituto superiore di Tortolì. La ragazzina vive in un paese vicino. Ha quattordici anni o poco più. Una sera decide di stupire il suo amichetto, la fotocamera del suo telefono indugia sui dettagli. Il giorno dopo tutti la possono vedere. Sui campi di calcio dei paesi vicini, dove si allenano le squadre giovanili, nei cortili durante la ricreazione, nelle panchine del corso. È argomento di una storia da raccontare con il cellulare in mano.

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Roberto Secci su L'Unione Sarda in edicola.
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