Lì saranno sottoposte a un accurato restauro sotto la direzione della Soprintendenza. Lo conferma il ministero di Beni Culturali e Turismo precisando che "verrà adottata la formula del restauro aperto, così da favorire la libera visione dei lavori a scolaresche e a studiosi. Le risorse con le quali si effettueranno gli interventi di pulitura, si sottolinea, "sono frutto di un generoso atto di liberalità". Il ministero annuncia inoltre che "a breve inizierà la nuova campagna di scavi diretta dalla Soprintendenza Archeologica e anch'essa sarà accessibile periodicamente, nel rispetto dei parametri di sicurezza, a studiosi e archeologi". Il Mibact, assicura la nota del Collegio Romano, assieme ai carabinieri del Comando di tutela, gli enti locali e alle forze dell'ordine, "continuerà a tutelare e proteggere con interventi diretti questo straordinario patrimonio che appartiene non solo alla comunità locale, ma all'intero Paese". Il Ministero fa infine sapere "che è stato rafforzato il presidio di vigilanza sugli scavi di Mont'e Prama, poiché Il sito archeologico si trova in aperta campagna e l'unica forma di controllo veramente efficace è la vigilanza mediante un presidio attualmente garantito dall'Università di Sassari, finora titolare degli scavi, con il costante controllo dei Carabinieri e il coinvolgimento del Nucleo di tutela del patrimonio culturale. Il presidio di vigilanza ha impedito l'accesso a persone non autorizzate".
© Riproduzione riservata