"Questo è il più grande licenziamento collettivo della storia della Sardegna". Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle, arrivato a Olbia per appoggiare la vertenza dei lavoratori della compagnia aerea Meridiana, all'aeroporto Costa Smeralda non usa mezzi termini per sostenere i 1.634 dipendenti che rischiano di "non avere un futuro professionale". Attorno al deputato numerosi lavoratori con la maglietta rossa diventata il simbolo della protesta con scritta "Io sono un esubero Meridiana". "Ditemi ciò che dobbiamo fare", ha chiesto Di Battista ai lavoratori, che lo invitavano a portare avanti la loro richiesta di unicità del gruppo, perché come ribadito più volte "ci si deve salvare tutti insieme".

I dipendenti chiedono inoltre un piano industriale "serio" e la regolamentazione dei voli low cost per impedire alle compagnie straniere che operano in Italia di pagare le tasse all'estero. Intanto, il 14 ottobre a Roma, i ministri dei Trasporti Maurizio Lupi e del lavoro Giuliano Poletti incontreranno i vertici dell'azienda e i sindacati per quello che viene definito il tavolo decisivo. "Uno Stato serio - ha continuato Di Battista - dovrebbe comunicare alla proprietà Meridiana che è disponibile a sostenere i lavoratori e la compagnia a patto che venga stralciato l'attuale piano industriale, che crea solo una buona compagnia Air Italy per fa sì che alcuni lavoratori, sotto il ricatto della perdita del lavoro, accettino dei contratti al ribasso. »' la stessa cosa che ha fatto con l'articolo 18: far rinunciare ai lavoratori a dei diritti per garantire ancor più guadagni alle multinazionali, spesso straniere". "Inoltre lo Stato deve dare risposte sulle low cost - ha concluso -. Perché chi produce ricchezza lavorando in Italia paga le tasse in Irlanda? Questa è concorrenza sleale". (
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