Non è succo di lampone ma sangue vero, quello che le artiste di Lucido Sottile, Tiziana Troja e Michela Sale Musio hanno versato in flute per il presidente della giunta Francesco Pigliaru, per l'assessore Claudia Firino e per le banche, tutti colpevoli di dissanguamento del comparto dello spettacolo. Prima con la riduzione del 40% delle risorse destinate alle compagnie e alle associazioni professionistiche sarde, poi col mancato versamento del saldo dei contributi per il 2011 e 2013 e dell'acconto per il 2014.

La delibera regionale di agosto non ha prodotto nessuna ricaduta reale, si legge nel volantino distribuito ai presenti durante la performance ''all'ultimo sangue''. Le risorse ci sono solo sulla carta ma non nelle tasche delle compagnie che ormai sono a rischio sopravvivenza.

Agli operatori culturali, indebitati con le banche, non resta che licenziare e chiudere i battenti.
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