La scoperta è avvenuta ieri in maniera casuale. Un bagnante ha visto sulla sabbia due tartarughine lunghe circa tre centimetri, di cui una già morta. L'altra, invece, trovata che usciva proprio in quel momento dalla sabbia, in serata è stata liberata in mare. Sul posto sono intervenuti il Corpo Forestale e il Centro di recupero del Sinis, nodo locale della Rete regionale per la conservazione della fauna selvatica. In attesa di capire se le due tartarughine fossero le prime di una nidiata che deve ancora rompere il guscio e avventurarsi in mare, oppure le ultime, è stata comunque recintata l'area del ritrovamento che sarà presidiata giorno e notte da personale della Forestale. Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Narbolia, competente per territorio, che ha assicurato la massima collaborazione del Comune per un evento che non si era mai verificato sulla spiaggia di Is Arenas. Nei giorni e nelle settimane scorse si erano registrate sulle spiagge sarde altre due nidificazioni: una sulla costa di Castiadas, nel Cagliaritano, l'altra sul litorale di Sorso, nel Sassarese. In entrambi i casi le nidificazioni erano andate a buon fine e le tartarughine avevano potuto raggiungere in tutta sicurezza il mare aperto.
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