L'ennesima manifestazione degli operatori dell'azienda di Ict è arrivata, secondo quanto si è appreso, dopo che alcuni lavoratori sono stati convocati all'ingresso della sede della società per la consegna delle lettere di licenziamento. Una delegazione dei lavoratori ha incontrato alcuni esponenti del centrosinistra. Le prime lettere, su 48 complessive per i dipendenti dichiarati in esubero, sono state recapitate nei giorni scorsi ed era subito scattata la protesta di sindacati e lavoratori con un presidio, davanti ai cancelli dell'azienda a Macchiareddu, e uno sciopero di otto ore.

Intanto domani sera, alle 18 e 30, i sindacati e l'azienda sono stati convocati in viale Trento dall'assessore regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras, per un confronto sulla vertenza. Lo annuncia Giorgio Falchi, del direttivo della Fiom e da ieri ex dipendente della società di Ict. "E' assurdo che oggi quattro colleghi siano stati convocati a ritirare le lettere di licenziamento al gabbiotto delle guardie giurate all'ingresso dell'azienda alla presenza di un legale - denuncia il sindacalista -. E' un atto che umilia i lavoratori. Ad oggi sono state recapitate 21 lettere di licenziamento tra sabato, lunedì e questa mattina. Crediamo che con atti di questo tipo - conclude Falchi - l'azienda ha dimostrato di non poter stare nel territorio".
© Riproduzione riservata