Il primo ottobre Daniele Cardia, trentunenne di Maracalagonis, è stato arrestato dai carabinieri su ordine della Procura. E' però finito in carcere (e lì ha passato due giorni) per un doppio errore.

I due capi d'accusa per i quali era stato condannato - incendio doloso e ricettazione d'auto - erano stati annullati dalla Corte di Cassazione con rinvio alla Corte d'Appello. Inoltre, anche se non fosse esistita quest'ultima decisione della Suprema Corte, l'arresto non sarebbe stato comunque consentito perché in Appello gli erano stati concessi due anni di condono. Quindi la pena finale a suo carico non risultava più di cinque anni ma di tre. Un periodo di tempo per il quale, grazie alle nuove leggi entrate in vigore, oggi si può chiedere l'affidamento in prova al servizio sociale.

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