"La Provincia di Sassari è a rischio default, tutto dipende dalle scelte che verranno operate a Roma e a Cagliari". E' la posizione che l'amministrazione provinciale di Sassari ha ribadito ai dipendenti della Multiss, che hanno occupato nuovamente gli uffici del palazzo di rappresentanza di piazza d'Italia. Un'altra giornata di grandissima tensione, culminata con il confronto tra la delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali e gli amministratori e i dirigenti della Provincia.

Dietro l'angolo c'è il pericolo sempre più imminente del prelievo di 2 milioni e 683 mila euro da versare allo Stato entro il 10 ottobre per via del decreto 90 del 2014, attraverso il quale il governo Renzi ha finanziato l'aumento di 80 euro nelle buste paga degli italiani. "Quel debito sarebbe stato onorato se l'attuale governo regionale avesse mantenuto la promessa di ripianare il taglio di 4 milioni e 300 mila euro effettuato da Cappellacci sullo stanziamento della quota del Fondo unico regionale destinata alla Provincia", recriminano amministratori e tecnici. Domani mattina la situazione sarà illustrata nel dettaglio anche ai parlamentari del territorio - il senatore Silvio Lai e il deputato Giovanna Sanna - nel corso di un incontro con la Giunta provinciale e i dirigenti dell'amministrazione.
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