Abbanoa perde il 50% dell'acqua prodotta nelle reti - l'85% della risorsa disponibile negli invasi viene potabilizzata - contro una media nazionale del 35% con il Nord virtuoso attestato tra il 20 e il 24%. Lo hanno spiegato in conferenza stampa l'amministratore unico e il direttore del gestore idrico sardo, Alessandro Ramazzotti e Sandro Murtas. Sui 350 comuni serviti dalla società, ne sono stati individuati 100 che perdono oltre il 60% tra valore economico e reti colabrodo - il 74% al lordo delle bollette che non vengono riscosse. Maglia nera a Cagliari, Macomer, Quartu San'Elena, Assemini, Sassari (Predda Niedda) e Oristano. "Per realizzare tutti gli interventi servirebbero oltre 200 milioni - ha anticipato Murtas - oggi facciamo 55 mila interventi l'anno di riparazioni e il 90% per tappare buchi. Ma ora vogliamo programmare manutenzioni strutturali". "Nel Programma regionale sviluppo ci sarà anche un piano infrastrutture - ha annunciato l'assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda - e stiamo cercando di individuare un piano viario e idrico. Abbanoa, inoltre, avrebbe bisogno di una centrale elettrica propria per il pompaggio dell'acqua nelle reti che vale oltre 50 milioni di euro. Non abbiamo i soldi per finanziare tutto ma li stiamo cercando attingendo da varie fonti".
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