Il nuovo bando per la continuità territoriale (quello tra gli aeroporti della Sardegna e quelli cosiddetti "minori" della Penisola) non decolla. Secondo l'Ue, la gara andrebbe rivista puntando a nuovi collegamenti dove non sono presenti rotte già servite da compagnie aeree in regime di libero mercato. La procedura è dunque bloccata da Bruxelles che ha rilevato criticità di fondo nell'imposizione degli oneri di servizio pubblico, in particolare la sovrapposizione di rotte onerate con quelle nelle quali esistono già altro tipo di servizi low-cost o meno (Pisa e Firenze, Torino e Palermo).

L'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, però chiarisce la situazione e spiega: "A partire da alcune osservazioni e perplessità sollevate dalla Commissione Europea in ordine alla CT1, che condividiamo, riguardanti in particolare la non sostenibilità comunitaria dell’imposizione degli oneri di servizio pubblico su rotte e bacini di traffico già serviti in regime di libero mercato, stiamo lavorando su ipotesi diverse al fine di investire le risorse previste per la CT2. Al vaglio soluzioni non necessariamente alternative: i collegamenti con Roma e Milano sono nodi centrali per tutta la penisola nell'ambito della CT1 ed è per questo fondamentale rafforzarli, così come è importante intensificare l'apertura di nuove tratte internazionali laddove si individuino importanti spazi di crescita sul mercato turistico".
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