"Un attacco politico per il mio impegno nei confronti della famiglia, delle classi meno abbienti e delle imprese locali. Mi tutelerò nei confronti di chi mi chiama in causa in vicende a me totalmente estranee". Il consigliere regionale del Psd'Az, Marcello Orrù, replica così alla notizia della denuncia a suo carico "di cui - precisa - ho appreso solo dai media". Due giorni fa Orrù è finito nel mirino dei militari come presidente dell'associazione proprietaria della struttura in cui si trova la comunità alloggio per anziani "Giovanni XXIII" di Sassari.

Per il Nas la comunità protetta non ha l'autorizzazione regionale, non compilava e non inviava le schede di alloggiamento degli ospitati ed è in esercizio con una capacità ricettiva superiore a 25 posti letto, ma è sprovvista della necessaria certificazione sulle norme di prevenzione degli incendi. E gli anziani ospiti, incapaci di provvedere a loro stessi per motivi di salute o di età, sono affidati a personale senza l'idoneità e senza i titoli professionali obbligatori per legge. Ragioni per cui è stato denunciato anche Giacomo Pilo, responsabile legale della cooperativa sociale "Servizi europei", che gestisce la comunità di viale Italia.

"Ho rinunciato da tempo a ogni incarico nell'associazione Giovanni XXIII, è totalmente falso dire che sono il presidente - spiega Orrù -. La comunità è gestita dalla cooperativa Servizi Europei di Giacomo Pilo, cui va tutta la mia solidarietà, che garantisce occupazione a 35 persone la cui professionalità e onorabilità è indiscutibile". La casa di accoglienza "Giovanni XXIII" svolge la propria attività da più di 30 anni. "Finché non sono stato eletto in consiglio regionale, la struttura non ha mai avuto problemi. Dal momento della mia elezione - denuncia Orrù - si è scatenato l'inferno per la cooperativa che gestisce la struttura Inps, Ispettorato del Lavoro e quant'altro. Un vero e proprio assalto che non esito a definire politico".
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