La Banca di Sassari presenterà un ricco carnet di appuntamenti firmati dal marchio "Conosciamoci Meglio". Nella sede della Direzione Generale, a Sassari, si potrà visitare la Collezione Privata della Banca, che comprende la preziosa raccolta di monete Sardo-Puniche e numerose opere d’arte moderna e contemporanea, tra cui spiccano i nomi di Giuseppe Biasi, Francesco Ciusa, Costantino Nivola e Aligi Sassu. Il percorso espositivo sarà accompagnato da un’inedita mostra dedicata al lavoro scenografico di Pinuccio Sciola per la Turandot, realizzata in collaborazione con l’associazione NoArte – Paese Museo di San Sperate. Attraverso i bozzetti, gli studi preparatori, le foto, gli elementi della scenografia e, naturalmente, le Pietre Sonore, i visitatori potranno ripercorrere la genesi delle scenografie create per l’opera andata in scena al Teatro Lirico di Cagliari tra giugno e luglio 2014, con la regia di Pier Francesco Maestrini. Inoltre per i bambini dai 6 ai 10 sarà realizzato il laboratorio ludico–creativo Sogno o son segno? a cura di Annalisa Masala: un percorso di avvicinamento all’esperienza artistica ispirato a Bruno Munari e realizzato attraverso l’utilizzo dell’argilla (orari: 9.00 - 10.30 primo gruppo, 11.00 - 12.30 secondo gruppo).

Come consuetudine aprirà al pubblico anche la filiale di Roma situata nel complesso della Chiesa di Santa Susanna. Banca di Sassari offre qui la possibilità di visitare la Domus Romana custodita nei sotterranei della Chiesa partecipando gratuitamente alle visite guidate organizzate dall’Associazione Culturale L’Arteficio (prenotazione obbligatoria al n. 366 7268469 fino a esaurimento posti). All’interno della filiale i visitatori potranno vedere la collezione di gioielli artigianali
Prendas contra s’ogu malu® (“Amuleti contro il malocchio”) di Nanni Rocca. La tradizione argentiera sarda, tramandata da generazioni nella famiglia dell’artista, rivive nelle creazioni esposte, che ripropongono materiali, stili e tecniche tipici degli amuleti in uso in Sardegna tra il Settecento e gli inizi del Novecento. Una mostra che porta l’anima popolare isolana nel cuore della Capitale.
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