"Matteo Renzi si deve svegliare e capire che le politiche industriali sono prioritarie per la rinascita del Paese". Cinquanta lavoratori, delegati e operai dell'Isola (Alcoa, Portal, Eurallumina, Keller, Sms, appalti Enel) hanno manifestato ieri con la Fim Cisl in piazza Montecitorio a Roma "per suonare la sveglia al Governo chiamato ad avviare una fase di crescita e ripresa per il comparto industriale.

Rino Barca, segretario regionale dei metalmeccanici Fsn-Cisl dice: "Servono politiche industriali mirate a rilanciare gli investimenti sulle infrastrutture. Quelle viarie, portuali e ferroviarie nella nostra Isola sono alla deriva e siamo davvero all'anno zero".

Occupazione e lavoro non decolleranno mai se il presidente del Consiglio non darà priorità all'industria. Ne è sicuro Massimo Cara, Rsu Fim Cisl Alcoa: "Renzi fa tanti proclami, ma servono i fatti. Il governo deve decidere se la produzione di alluminio è strategico per il Paese. Sfido chiunque a dire che non lo sia. Siamo al 150esimo giorno di presidio davanti allo stabilimento di Portovesme e continueremo a dormire lì con le nostre famiglie a oltranza".

Il delegato sindacale delle impese d'appalto Manolo Mureddu punta il dito contro l'Esecutivo: "Il governo non si può imbrigliare in finte battaglie come la modifica dell'art.18, ma deve invertire la spirale che attanaglia il settore dell'industria e mettere in campo politiche energetiche ad hoc per rilanciare l'economia del Paese".

Roberta Floris
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