Al via alle borse di studio che porteranno gli studenti europei a studiare all'estero per un intero semestre, e forse anche di più. Ma come scegliere la meta ideale della propria esperienza in Europa? Sicuramente ha la sua importanza la lingua parlata nella città di destinazione e il prestigio dell'università. Tuttavia, anche il portafoglio vuole la sua parte, soprattutto per quanto riguarda gli affitti degli appartamenti.

ERASMUS, ANCORA UN'OCCASIONE - La maggior parte delle università italiane, infatti, pubblica il bando Erasmus per l'anno successivo tra marzo e aprile, e molti sono già in partenza per le destinazioni del primo semestre. Tuttavia, non sono pochi i casi in cui i bandi vengano riaperti in caso di borse residue, a causa di rinunce dell'ultimo minuto o insufficienza di candidature. La riapertura può avvenire anche in questi giorni, tra settembre e ottobre, e rappresenta un'ottima occasione per i ritardatari, come avviene, ad esempio, presso l'Università di Pisa, l'università di Roma La Sapienza e l'Università di Sassari.

DOVE COSTA DI PIU? - Se è Parigi la città dove affittare un appartamento è più costoso - un bilocale di 70 mq - sottolinea Skuola.net - costa ben 1850 euro, anche Roma e Milano salgono sul podio delle località più care con affitti di 1300 e 1200 al mese per un appartamento di pari dimensioni. La Spagna si difende: a Madrid 950 euro, come a Bologna. Francoforte, Firenze e Torino si assestano sugli 850 euro, mentre a Barcellona, Pisa e Tolosa si viaggia sui 750 euro. Tuttavia, se si vuole risparmiare, è preferibile scegliere come meta una cittadina di piccole dimensioni o meno richiesta dove i prezzi calano drasticamente.

NIENTE PIU' SOLDI - L'esigenza di fare economia sugli affitti è oggi ancora più pressante visto che - come ricorda il portale studentesco - la Commissione Europea ha recentemente dichiarato di aver già speso, per colmare anche i debiti che ancora gravavano dal 2013, i 136 miliardi previsti per il 2014 proprio per il finanziamento, tra le altre cose, dei progetti di ricerca, economici, umanitari e, appunto, l'Erasmus: "Ci aspettiamo un ritardo nel pagamento delle sovvenzioni ai beneficiari, che sono soprattutto studenti" ha dichiarato nei giorni scorsi il commissario Ue al bilancio Jacek Dominik.
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