Una società immobiliare e un lussuoso appartamento a Porto Rotondo, per un valore complessivo di 255mila euro, sono stati sequestrati ad Ernesto Diotallevi, uno dei capi storici della 'Banda della Magliana'. "Sigilli" al capitale della Immobiliare del molo Srl, e un appartamento nel Villaggio Porto Rotondo.

Ad eseguire i sequestri sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Roma sulla base di decreto di sequestro di prevenzione, emesso dal Presidente del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Diotallevi e dei suoi "prestanome".

Nei confronti di Diotallevi, ricordano gli investigatori, alle fine del 2013 sono stati già eseguiti tre decreti di sequestro per beni mobili, cespiti immobiliari, società e quote societarie per oltre 25 milioni di euro, grazie agli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e ai Carabinieri del Ros. di Roma. Già in passato al Diotallevi erano state sequestrate ben 35 unità abitative di pregio e valore, tutte ad Olbia, opportunamente nascoste in una società immobiliare di Rimini, intestata, secondo l'ipotesi d'accusa, a prestanome, nonché una prestigiosa villa nell'esclusiva Isola del Cavallo (Corsica). Il reinvestimento dei capitali illeciti in beni immobili di rilevante valore e pregio, secondo gli investigatori, è stato possibile "anche grazie alla schermatura offerta da insospettabili imprenditori".
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