L'affermazione è di Maria Antonietta Gatti, biologa dell'Università di Modena. L'esperta ha lavorato sui 70mila casi di tumore registrati dopo il crollo delle Torri Gemelle di New York.

«Certe polveri - dice in un passaggio dell'intervista con Paolo Carta sull'Unione Sarda oggi in edicola - sono così sottili che hanno la capacità di superare la barriera dei polmoni, di circolare nel sangue e di fermarsi negli organi, facendoli ammalare. Le stesse particelle che abbiamo trovato negli organi dei pastori morti a Quirra, nei soldati malati anche a Teulada e Capo Frasca, nelle pecore malformate nate attorno al poligono, nell'utero delle mogli dei soldati reduci dal Kosovo che anche loro si sono ammalate di tumore, contagiate dallo sperma dei mariti».
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