"Secondo l’ultimo rapporto di Save the Children - sottolinea Oriana Putzolu, segretario della Cisl sarda - un milione e quattrocentomila bambini e adolescenti italiani vivono in povertà assoluta. Una quota si trova anche in Sardegna. Ma l’azione politica della Giunta Pigliaru non appare ancora in grado di affrontare efficacemente il problema povertà. Che ha principalmente il volto della disoccupazione, del non lavoro, dell’emigrazione e della pratica impossibilità per i giovani di avvicinarsi a un’occupazione anche di breve durata. Non si vedono, infatti, da parte della Giunta, iniziative e programmi certi e congrui, di almeno medio respiro, in grado di contrastare la povertà “figlia” soprattutto della mancanza di lavoro".

Per quantificare i minori sardi in povertà assoluta - aggiunge Putzolu - è sufficiente verificare lo stato di famiglia degli 8.403 cassintegrati e dei 16 mila lavoratori in mobilità in deroga. Una famiglia di 4 componenti (genitori e due figli d’età tra 4-10) , residente in un piccolo comune del Mezzogiorno e delle isole si trova – secondo l’Istat - in condizioni di povertà assoluta se non raggiunge un reddito mensile di 1.172 euro/mese. Un nucleo familiare di 4 persone (papà e mamma e 2 figli 11-17 anni) per non vivere nella più marcata indigenza deve poter contare su non meno di 1200 euro/mese. Una famiglia di 5 persone ( genitori e tre figli di età compresa tra 4 e 17 anni) è assolutamente povera se non raggiunge 1.400 €/mese. "Nessuno dei lavoratori sardi in Cig e in mobilità in deroga raggiunge questi importi".

L’emergenza disoccupazione - 80 mila posti di lavoro persi negli ultimi 7 anni - ha aumentato del 4,1 per cento l’incidenza della povertà in Sardegna passata dal 20,7 del 2012 al 24,8 del 2013. Una famiglia su quattro è povera. L’Istituto di statistica nello scorso mese di luglio ha reso noto che nel 2013 in Sardegna la percentuale di famiglie con difficoltà economiche supera di 12 punti il dato medio nazionale, fermo al 12,6%.

"I poveri chiedono tutele e lavoro - conclude Oriana Putzolu - Per questo la Cisl sarda insiste ancora per un positivo confronto con la Giunta finalizzato a indicare almeno la rotta lungo la quale trovare un’occupazione diventa almeno concreta speranza. Oggi, infatti, anche la speranza è venuta meno tra giovani e disoccupati".
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