Cancelli chiusi, attività ferma. Oltre la recinzione non ci sono atleti, i velisti del Windsurfing Club. Solo gli operai di un'impresa specializzata incaricata di demolire alcuni abusi edilizi venuti su negli anni. Con loro qualche socio che sta dando una mano per imprimere un'accelerata all'abbattimento e allo smantellamento delle strutture irregolari. Entro fine mese l'area tra Marina Piccola e la prima fermata del Poetto, fabbrica di campioni ed eccellenze del windsurf e della vela e affidata trentasei anni fa all'associazione sportiva, deve fare a meno di alcune strutture in muratura e qualche prefabbricato.

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Andrea Piras su L'Unione Sarda in edicola.
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