Venivano spesso chiusi a chiave in una cameretta, al buio e tra i propri escrementi. Erano stati trovati in queste condizioni disumane i due bambini, uno di tre anni e l'altro di quattro, entrambi figli della mamma di Capoterra che mentre lavorava per una chat di incontri erotici li lasciava quasi tutto il giorno da soli in casa. Una situazione a cui aveva messo fine la sorellastra dei piccoli che, diventata maggiorenne, aveva denunciato tutto alle forze dell'ordine.

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Veronica Nedrini sull'Unione Sarda in edicola.
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