Circa 500 i manifestanti, fra sindacati e dipendenti, questa mattina si sono dati appuntamento alle 10 per un'assemblea davanti alla palazzina della Compagnia a Olbia. Poi sono entrati nell'aerostazione per un'occupazione pacifica, alcuni accompagnati dai figli. La protesta è scattata dopo che nei giorni scorsi l'Azienda ha avviato le procedure di mobilità per oltre 1.600 dipendenti. La manifestazione si è conclusa a mezzogiorno. Durante l'occupazione del terminal non ci sono stati disordini né ritardi fra i voli schedulati.

LE INIZIATIVE DI PROTESTA -L'assemblea odierna anticipa le ore di mobilitazione e di lotta in vista di vari confronti sulla vertenza, anche istituzionali: nel pomeriggio è in programma a Olbia il Consiglio comunale aperto in cui si parlerà del problema Meridiana, mentre domani si terrà un incontro al ministero del Lavoro, a Roma, con i ministri Giuliano Poletti, e delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Convocati anche la Regione, i Sindacati e Meridiana.

IL GOVERNATORE - Francesco Pigliaru si sta organizzando per poter partecipare al tavolo interministeriale sugli esuberi di Meridiana al quale, per il momento, è confermata la presenza dell'assessore dei Trasporti Massimo Deiana. Incalzato dall'opposizione di Forza Italia a "metterci la faccia" insieme a Renzi, il presidente ribadisce l'impegno della Regione ad essere protagonista "in prima persona" agli incontri nazionali per "difendere i diritti dei lavoratori e cercare soluzioni insieme". "Faremo per Meridiana quello che stiamo facendo con altre importanti vertenze nel settore industriale, che senza il nostro intervento sarebbero partite già perse", osserva Pigliaru. "Sappiamo bene che ogni crisi è diversa - aggiunge - sono tutte situazioni complesse, stiamo affrontando ognuna nelle sue specificità e ancora una volta siamo pronti a fare la nostra parte nel rispetto dei ruoli che ognuno si deve assumere. Per prima cosa lavoreremo per capire a fondo le cause dell'attuale crisi e studiare tutte le possibili soluzioni, inclusa, se lo si riterrà necessario, l'individuazione di partnership internazionali. E per ognuna delle azioni che porteremo avanti - conferma il governatore - l'impegno della presidenza e della Giunta sarà pieno e costante".

LA VOCE DEI LAVORATORI - "Ci si salva tutti o nessuno", è il chiaro messaggio che lavoratori e sindacati hanno lanciato da Olbia, durante l'assemblea svoltasi all'interno del terminal partenze dell'aeroporto Costa Smeralda. "L'Azienda alla fine dei 75 giorni, dopo la mobilità, cercherà di raggiungere un accordo con qualche suo amico", ha detto Mauro Rossi della Filt-Cgil nazionale, riferendosi al gruppo Uil-Ampav-Apac-Avia, unici assenti alla manifestazione, "passando dai 1.600 licenziamenti ai 1.300. Noi ci opporremo. Non siamo disposti a fare alcuna trattativa privata sui numeri, ci si deve salvare tutti insieme". I sindacalisti hanno parlato al megafono, davanti a numerosi passeggeri in fila al check-in che hanno dato anche loro il sostegno ai lavoratori. L'assemblea di questa mattina è stata organizzata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Cobas, Usb, Api. "Quello che noi chiediamo è che da giugno 2015 venga ridiscussa la cassa integrazione per tutti i lavoratori, con l'intento di tenerli all'interno del perimetro aziendale; nel frattempo confidiamo nell'impegno del ministro Lupi affinché attivi una interlocuzione con la compagnia per farsi chiarire il piano industriale, così che si faccia nei prossimi due anni quello che non è stato fatto sino ad oggi" ha detto Mirko Idili, della Cisl provinciale, "perché la cassa integrazione, a differenza di ora, deve esser funzionale alla riprese della compagnia e del settore aereo".
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