Il Comune di Cagliari interrompe a partire da questo mese il pagamento dei contributi ex legge 162/98 a sostegno delle persone disabili, perché la Regione non ha ancora stanziato i fondi per il secondo semestre del 2014. A lamentare la difficile situazione è stata una lettrice che attraverso una mail inviata alla redazione ha raccontato soprattutto le ricadute di una situazione di questo tipo. "Senza i fondi non si possono pagare gli operatori sociali impegnati, causando l'interruzione di terapie e in extremis licenziamenti .Adesso, a distanza di 4 mesi dalla ripresa dell'erogazione, un nuovo stop.

Ciò che non comprendo è per quale motivo, visto che lo stanziamento risale a Maggio, sia stato previsto il pagamento di soli i primi sei mesi e non di tutto l'anno

Adesso chissà quanto ancora dovrà passare e intanto noi genitori, fratelli, sorelle e parenti ci vedremo costretti a interrompere nuovamente terapie, bloccare gli operatori e a licenziarli.

Sobbarcandoci le spese per gli anticipi di Luglio e Agosto, in un sistema che già ci salassa di tasse e tributi". La comunicazione è stata data nel sito del comune di Cagliari.

La donna ha scritto anche al presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Ecco il testo della lettera:

"Gent,mo Sig. Presidente, sono la mamma di un bambino disabile di quasi 3 anni. Mio figlio per poter sviluppare al meglio le sue capacità necessità di cure e assistenza continua, e l'assegno ex legge 162/98 per noi è di estrema importanza per potergli garantire operatori e terapie quotidiane. Da Febbraio a Maggio del 2014, in coincidenza col Vostro insediamento, siamo stati privati di questo assegno e ci siamo visti costretti ad interrompere tutte le terapie intraprese e a licenziare il personale. A distanza di 4 mesi dalla ripresa dei pagamenti, oggi apprendo dal sito del Comune di Cagliari che ci sarà un nuovo blocco, perché la regione non ha inviato i fondi necessari a coprire il secondo semestre.

E cosi dovrò di nuovo licenziare gli operatori e interrompere le terapie appena riprese.

E intanto il mio bambino verrà di nuovo privato delle cure necessarie. Ma tanto che importanza ha se si tolgono soldi ai disabili non è vero Sig. Presidente!? Da quando è nato mio figlio è la prima volta che ci troviamo a dover affrontare una situazione del genere, prima di oggi l'assegno era sempre arrivato con puntualità, mai un ritardo, mai un'attesa. Devo ringraziare Lei Sig. Presidente e la Sua Giunta per tutto questo!?”
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