Il frequente ricorso ai contratti atipici non garantisce ai precari i diritti dei colleghi col posto fisso e il sindacato dei giovani dirigenti medici chiede maggiori garanzie per i giovani camici bianchi. "Nessun diritto alla maternità, alle ferie, alla malattia, nessuna previdenza, niente anni di anzianità, nessuna possibilità di fare carriera", denuncia Michela Piludu, responsabile dell'Anaao giovani per la Sardegna. "Non esiste un regolamento, come quello che tutela i lavoratori a tempo indeterminato, così i medici che hanno già sostenuto un percorso formativo troppo lungo e pesante, si ritrovano specialisti e precari senza poter sperare in un futuro migliore". Tutte le aziende sanitarie fanno ampio ricorso ai contratti a tempo determinato per i medici, sono più di venti quelli che lavorano tra il Policlinico e il Civile per conto dell'azienda ospedaliero-universitaria e una cinquantina sono quelli impegnati nei presidi gestiti della Asl 8.

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Marcello Zasso su L'Unione Sarda in edicola.
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