La manifestazione è in programma domenica prossima a Sedilo ed è organizzata dal Csu, il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale. L'occasione è una giornata festiva in prossimità della Giornata Europea delle Lingue, il 26 settembre. Ma stavolta la modalità scelta dall'organizzazione, nata nel giugno scorso a Santa Giusta, è quella dell'appuntamento politico-culturale misto a musica, con invito ai politici interessati a partecipare. Il Csu ribadirà l'allarme già lanciato in altre occasioni per la sopravvivenza della "Limba sarda comuna". "Negli ultimi dieci anni - si legge in una nota del coordinamento - con i governi Soru e Cappellacci, per le politiche linguistiche si è lavorato molto. Sulla questione della lingua ufficiale, ora invece c'è indifferenza se non proprio ostilità". Csu all'attacco: "Di fatto da febbraio a oggi l'attività si è fermata. Non è stato nominato un direttore di servizio, non c'è un piano triennale, per l'insegnamento del sardo a scuola lo stanziamento è pari a zero. Preoccupazione anche per l'assestamento di bilancio con il quale si paventano tagli alle trasmissioni televisive in sardo di circa 2 milioni di euro". Appuntamento dalle 9.30 presso la sala di 'Sa Primu Ighina' e la piazza San Giovanni fino alle 18. Brevi relazioni illustrative, un incontro con i politici, dibattito, pranzo e poi musica e ballo. La manifestazione, alla quale parteciperanno centinaia di militanti da tutta l'isola, è patrocinata dal Comune di Sedilo.
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