L'azienda che è subentrata prendendo in affitto i capannoni all'ex Idea Motore fallita nel 2009 (che ha lasciato a casa 77 lavoratori), aveva chiesto un prestito alla Sfirs, ma le lungaggini burocratiche hanno fatto sì che il curatore fallimentare mettesse all'asta l'azienda, asta prevista per domani. "Ma già oggi - dicono i lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica - sappiamo che verrà un potenziale acquirente a cui interessano le macchine. Se la cosa andrà in porto cosa faremo noi? L'azienda si era impegnata per assumere anche altri lavoratori, oltre noi dei 77 licenziati da Idea Motore, ma così ci stanno prendendo in giro: da un lato ci illudono e dell'altro ci tagliano la terra sotto i piedi". "Non possiamo accettare che per le lungaggini burocratiche della Sfirs vengano vendute le macchine - afferma il segretario provinciale della Fiom Cgil, Maddalena Casula - la Regione ci dica chiaramente se intende salvare 15 operai e il futuro di altri potenziali lavoratori, oppure se l'azienda deve morire. Così non si può continuare. Quello dei lavoratori oggi vuole essere un appello alla Regione affinché ci dia risposte certe e soprattutto rapide, altrimenti la perdita dei posti di lavoro è solo questione di giorni".

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