Barriera umana davanti alla casa per impedire lo sfratto di un ex commerciante di Assemini che non ha più i soldi per pagare l'affitto. E una raccolta di firme per una denuncia penale collettiva per "riduzione in schiavitù debitoria" e "induzione al suicidio". E' la doppia battaglia dell'organizzazione "AntiEquitalia-MovimentoPerLaGente": gli attivisti saranno questa mattina, giornata fissata per lo sfratto dopo gli ultimi tentativi andati a vuoto, davanti all'abitazione di via Piave, nel centro alle porte di Cagliari. "Una situazione - spiega Vincenzo Bodano, uno dei responsabili del movimento - che si ripete: in questo caso stiamo parlando di una persona entrata in una spirale debitoria senza possibilità di uscita. Abbiamo sollecitato l'intervento delle istituzioni, qualcuno è al lavoro per cercare una soluzione ma ci vuole ancora un po' di tempo. I casi di sfratto per morosità sono sempre più frequenti - sottolinea Bodano - A volte non vengono alla luce perché sono gli stessi protagonisti a non volere pubblicità. Ma sono davvero tanti".
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