Le bombe inerti sono quelle che sono sempre utilizzate in questi anni senza che ci fosse alcun problema, ma si sono verificati due intoppi: un forte vento che soffiava a 20 km/h, che ha reso insufficiente l'intervento dell'autobotte dei militari, e "un'improvvisa avaria" all'elicottero della base di Decimomannu. E' la ricostruzione della giornata, nella quale sono andati in fumo circa 30 ettari di terreno, fatta oggi alla Camera dal sottosegretario della Difesa, Domenico Rossi, che ha risposto ad un'interpellanza del Pd. Secondo l'esponente del Governo è stata presumibilmente una cartuccia di una bomba inerte, che ha rimbalzato più volte sul terreno, arrestandosi cento metri oltre il target dopo essere stata sparata da uno dei quattro aerei Tornado tedeschi in esercitazione, a causare l'incendio nel poligono di Capo Frasca. L'innesco delle fiamme sarebbe partito dalle scintille causate dall'impatto con il terreno, "un incendio che si è immediatamente sviluppato e propagato soprattutto a causa del vento". Ma soprattutto - ha precisato Rossi - "senza provocare esplosioni, cioè non vi sono stati ordigni inesplosi, così come riportato da alcune notizie di agenzia, che poi sono invece esplosi". Il sottosegretario però ritiene che "il piano antincendio adottato dal poligono è apparso e appare ancora efficiente e ben strutturato, ne è riprova il fatto che non vi sono evidenze nel passato di eventi tali da richiedere l'intervento di personale o mezzi esterni presso il poligono di Capo Frasca, se non nei casi d'incendi innescati esternamente al sedime del poligono e quindi non dipendenti da attività addestrativa. Ciononostante - ha concluso - l'Aeronautica militare, dopo aver disposto i dovuti accertamenti dell'accaduto, ha implementato alcune misure preventive per evitare il ripetersi di eventi similari, sensibilizzando, tra l'altro, il personale del poligono affinché si proceda, nell'immediatezza delle esercitazioni, ad uno scrupoloso monitoraggio anche delle condizioni meteorologiche che potrebbero favorire rischi di fenomeni analoghi".

CHIUDERE CAPO FRASCA - "Si deve arrivare alla chiusura delle servitù, quantomeno quelle di Teulada e Capo Frasca, oltre a una riconversione di quella di Quirra". Lo chiede la deputata del Pd Caterina Pes, intervenuta oggi in Aula alla Camera per presentare l'interpellanza sull'incendio al poligono di Capo Frasca. "Nella nostra isola ci sono 30 mila ettari destinati a siti per l'addestramento delle forze armate: oltre il 65% delle servitù militari in Italia - ricorda Pes -. In un mondo in cui tutto cambia con una velocità incredibile appare assurdo che questo dato rimanga intatto".
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