L'iniziativa è promossa dal segretario del "Comitato 16 novembre" Salvatore Usala, malato di Sla da dieci anni. La proposta nasce sull'onda della moda delle secchiate con acqua a temperatura polare per raccogliere fondi per combattere la sclerosi laterale amiotrofica.

Lo stesso Renzi è stato coinvolto nel gioco "virale" che ha coinvolto tanti vip anche del mondo dello sport e della musica. Come dire: ok gli scherzi e i video su YouTube, ma ora bisogna guardare ai fatti. E alle esigenze di chi è alle prese con questa patologia: dai malati ai familiari che li assistono. Insomma, come dice Usala nel suo appello, dalle parole ai fatti. Con un invito fatto con bilanci alla mano: sbloccare subito i 350 milioni di fondo per la non autosufficienza e portare la cifra a un miliardo. L'obiettivo resta quello di cercare di far curare i malati a casa. "Le lungo degenze in rianimazione - spiega Usala -, invece che a casa del malato, costano alla collettività tanto in termini economici e riducano alla stregua di animali in gabbia i malati. Le cure a domicilio sono la soluzione ma per renderle accessibili a tutti i malati in condizioni di non autosufficienza è fondamentale aumentare i fondi a disposizione".

Intanto, dopo lo straordinario successo dell'Ice Bucket Challenge, le "secchiate d'acqua", che hanno permesso di raccogliere fondi a favore della ricerca sulla Sla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), celebrerà domenica 21 settembre la 7/a Giornata Nazionale sulla Sla. I volontari dell'associazione saranno in 120 piazze italiane per far conoscere la malattia e raccogliere fondi per l'assistenza dei malati, che in Italia sono oltre 6 mila. Inn Sardegna l'Aisla sarà presente in cinque piazze: a Cagliari, Iglesias, Lotzorai, Nuoro e Oristano.
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