L'ultimo esempio è sotto gli occhi di tutti: il lungomare di Cagliari è realizzato in un modo, ed i lavori di sistemazione sono in corso, mentre quello di Quartu ha un altro aspetto. Ed allora ecco la proposta: serve un'unica regia. Le ipotesi? Un consorzio o magari l'ingresso nel Parco di Molentargius per un compendio stagno-spiaggia. Sono stati i temi chiave dell'incontro-tavola rotonda organizzato oggi al chiosco Sella del Diavolo dall'associazione Quadrifoglio Karalis. L'occasione è stata la presentazione della versione definitiva del volume "Poetto 1913-2013: Un Secolo Cento Anni", curato da Gianfranco Carboni. Presenti, fra gli altri, anche i consiglieri regionali Piero Comandini (Pd) e Paolo Truzzu (FdI) e il consigliere comunale Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari). Sul tavolo anche la proposta di un possibile disegno di legge regionale che istituisca un consorzio unico. "Ci troviamo - ha detto Comandini - di fronte ad un compendio su cui, per le scelte, devono pronunciarsi ben 27 enti. L'occasione perduta è stata quella dell'istituzione del Parco di Molentargius: il Poetto avrebbe dovuto farne parte. Bisogna difendere ambiente e attività produttive. Ma è necessaria una semplificazione amministrativa che favorisca anche gli investimenti, salvaguardando l'omogeneità ed evitando i ritardi". Truzzu ha, fra l'altro, ricordato la svolta vincente del sindaco Ottone Bacaredda: "Il mare dei cagliaritani era Giorgino, mentre il Poetto era quasi off-limits per le esercitazioni militari. » stato proprio Bacaredda a consentire alla città di appropriarsi di questi spazi".
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