Nella loro abitazione nei pressi di viale Monastir, i rubinetti sono a secco da un anno. Data in cui l'azienda ovicola sulla quale sorge la loro casa ha chiuso i battenti. Risultato: un uomo (che faceva il custode dell'azienda) senza lavoro e una vita al limite della sopportazione dopo che Abbanoa ha staccato l'acqua a seguito della chiusura dell'attività. Così una donna dopo un anno di sacrifici e salti mortali per vivere in maniera dignitosa ha gettato la spugna. "Senza più acqua mi do fuoco".

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Andrea Piras su L'Unione Sarda in edicola.
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