E' dalla Fiat Uno utilizzata per la fuga che si spera di avere qualche traccia utile a identificare i componenti del commando che ha assaltato l'ufficio postale di Silanus portando via un bottino di diecimila euro. Ma il colpo avrebbe potuto fruttare molto di più: i rapinatori della fuga hanno "dimenticato", forse perché disturbati 70mila euro ritrovati dagli investigatori.

I banditi sono entrati in azione non appena completate le operazioni di scarico da un furgone dei soldi destinati alle pensioni. Il blitz è scattato quando il mezzo, scortato dai carabinieri è ripartito. Un rapinatore, armato di fucile, è rimasto all'esterno. Gli altri, una volta entrati, hanno urtato ai presenti, alcuni clienti e un impiegata, di stare calmi: "ci interessano solo i soldi".

Con la mazza hanno sfondato i vetri che separano clienti e impiegati arraffando quanto hanno trovato. Nella fretta hanno perso parte del bottino riuscendo a portarsi via circa 10 mila euro. Altri 70mila sono rimasti nell'ufficio postale. L'allarme è stato immediato.

In zona sono arrivati i carabinieri del paese e della compagnia di Macomer e gli agenti del commissariato di Macomer. Si è alzato in volo anche un elicottero. I poliziotti hanno ritrovato lungo la strada per Bortigali, non lontano da Silanus, la Fiat Uno amaranto (rubata) usata dalla banda per la fuga.
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