Storie di ragazzi che, arrivati a Cagliari dal loro paese d'origine, decidono di vendere il proprio corpo a uomini ma soprattutto a donne. Professione: "African gigolò", è il titolo del reportage firmato da Massimo Ledda, su L'Unione Sarda oggi in edicola.

Parcheggi Carrefour, centro commerciale Le Vele. Qui c'è uno dei luoghi d'incontro più frequentati. Poi c'è piazza Matteotti, che però pare sia frequentata soprattutto da clienti omosessuali. "L'ultima volta è successo ieri sera - racconta Papi, 21 anni, fisico statuario - Di solito sono donne più mature a chiedermelo, ma stavolta era una ragazza. Mi ha portato a casa sua e abbiamo anche chiacchierato, mi ha detto che il suo fidanzato era fuori per lavoro. Alla fine mi ha pagato, ma io non le avevo chiesto nulla, non lo faccio mai. Quanto mi ha dato? 20 euro, anzi 22".

Papi viene dal Senegal. Vende cd contraffatti e quando gli capita vende anche il suo corpo a donne che ormai sono diventate sue clienti.

Il racconto di un fenomeno, due storie di vita, la voce dei protagonisti nell'articolo di Massimo Ledda.
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