"A Oristano anche i mafiosi che scioglievano le persone nell'acido e controllavano le più criminali organizzazioni mafiose in Italia e non solo. Per diversi giorni anche un detenuto in regime di 41 bis è stato ospite del carcere di Massama. In pochi mesi il carcere di Oristano è stato trasformato in una vera e propria cajenna mafiosa".

Nuova denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili, questa volta sulla situazione carceraria nell'Isola. Nell'istituto di Oristano - spiega Pili, che annuncia una sua prossima visita ispettiva nel carcere di Massama e una interrogazione parlamentare - sono rinchiusi oltre 160 detenuti in regime di alta sicurezza legati a mafia, camorra e 'ndrangheta. "In silenzio - accusa -, cinque alla volta, lo Stato ha scaricato in Sardegna i più pericolosi criminali delle organizzazioni mafiose". E questo crea "allarme tra gli agenti penitenziari e tra i cittadini. In aumento esponenziale la presenza dei familiari dei detenuti mafiosi. Ora più che mai il rischio infiltrazioni è gravissimo".

A Massama - continua - è anche richiuso "il criminale dei criminali, Vincenzo Sinagra, detto 'u Tempesta, colui che accompagnava le persone nella camera della morte per scioglierle nell'acido e viene considerato da tutti il più efferato assassino della cosca dei Marchese. Tra loro c'è Alfonso Caruana ritenuto il vice di Buscetta, Pietro Calvo il braccio destro di Provenzano, Francesco De Vita il capo di una delle cosche di Matteo Messina Denaro. Dentro il carcere di Oristano anche un 41 bis, Silvio Farao, allontanato di tutta fretta nei giorni scorsi. Tutti tacciono e nessuno parla". Il deputato afferma che c'è un "clima pesantissimo in carcere. Tra i detenuti anche uno che ha ammazzato un agente penitenziario. Separate le visite dei familiari detenuti comuni con quelle dei mafiosi. Tutto questo non può essere nascosto. E' evidente che siamo in pieno pericolo di infiltrazioni mafiose".
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