Il Museo infatti, dal mese di febbraio a giugno 2014, grazie a un finanziamento regionale di 200mila euro, è stato interessato da interventi che hanno migliorato l’edificio dal punta di vista dell’efficienza energetica e delle prestazioni funzionali.

I LAVORI - Sono consistiti nella realizzazione dell’impianto di condizionamento ad alta efficienza energetica, composto da un sistema di rilevamento del tasso di umidità, che garantirà il miglioramento delle condizioni microclimatiche delle collezioni.

Inoltre si è ripensato in toto il progetto di illuminazione degli spazi espositivi per i quali sono stati installati binari elettrificati con lampade orientabili con tecnologia LED, che consentono di valorizzare appieno gli spazi e di illuminare le opere in modo corretto e non invasivo.

Si sono ripensati i sistemi di allestimenti delle opere d'arte, installando un sistema a binario con cavi di nylon conferendo alle opere di esprimere la loro magnificenza, e comunicare al meglio le linee, le forme, i dettagli più nascosti.

Per il superamento delle barriere percettive di non vedenti e ipovedenti, è stato installato un itinerario didattico di carattere sensoriale per la diffusione di una cultura finalmente senza barriere.

“La popolazione parla e discute, il museo è l’orecchio in ascolto”

GLI OBIETTIVI - Il museo Antonio Ortiz Echague di Atzara, non si limita a proporre iniziative culturali a carattere espositivo, esso infatti è sede ideale per convegni, spettacoli dal vivo sia negli spazi interni che all’aperto, e di laboratori di sperimentazione in cui occupa un posto di rilievo l’attività didattica indirizzata alle fasce d’età dai 3 anni in su.

Il proposito di dedicare uno spazio alla scultura, oltre quelli fin da sempre deputati alla pittura ed alle installazioni, è finalizzata a conferire al museo una vera e propria connotazione espositiva dedicati all’arte contemporanea in tutte le sue forme espressive.

Preservare la propria connotazione storica, promuovere e arricchire la propria collezione, innovarsi, proponendo e comunicando al pubblico messaggi capaci di emozionare, queste le linee di indirizzo, unitamente alla opportunità di far convergere idee e competenze, fotografare momenti destinati a costruire il percorso presente e futuro del museo.

Il museo di Atzara si prefigge la missione di tutelare il patrimonio artistico e culturale in un’ottica di valorizzazione del territorio di riferimento, non più soltanto come luogo in cui esporre e interpretare per il pubblico opere di provata eccellenza; è anche una sede in cui ospitare lavori inediti e sperimentali, creare uno spazio in cui possano trovare spazio nuove espressioni artistiche ancora sconosciute al grande pubblico.

L’accrescimento del numero di visitatori si pone tra i temi di maggiore responsabilità sociale del museo, instaurando un rapporto continuo e proficuo con il contesto che lo circonda, oltre al processo educativo dove educare non significa insegnare agli altri ma facilitare un processo attraverso il quale la comunità si apra senza preclusioni e sensibilmente all’arte.

LA MOSTRA - La riapertura al pubblico è coincisa con l’inaugurazione di “incontro tra luce e colore”, personale dedicata a Marco Pili nell’ambito del progetto “Sartegna contemporanea” 100 mostre per 10 artisti., che resterà esposta fino al 22 settembre. Allievo di Antonio Amore, Pili lavora su un’opera astratta informale con un’attenzione particolare alla propria cultura. In anni di ricerca, affina l’uso di quello che ora e il suo particolarissimo mezzo espressivo: Pane, pane Sardo, reso protagonista di quadri compositi. Tutti i materiali uniti dagli interventi discreti tempere, oli, matite, sono altrettante evocazioni della terra di Sardegna come sabbie, fango, corteccia di fico d’india, sangue di bue, orbace, l’antico tessuto dei pastori fatto di grossi filati di lana. Il pane, però, ha un ruolo principe. Dipinti e installazioni compongono la mostra che si dipana sulle tre sale espositive.
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