In fila indiana per rallentare il traffico in via Roma. Con una poesia in limba scritta da un dipendente, stampata su una maglietta rossa e indossata davanti al Consiglio regionale dai lavoratori che protestano per i tagli in arrivo. Avviata già la procedura di mobilità. Quarantanove dipendenti su 160 della Akhela, azienda con diverse sedi in Italia, una anche a Macchiareddu, rischiano di perdere il posto di lavoro. Mentre altri sedici sono in scadenza di contratto. E temono per il rinnovo.

Questa mattina è scattata la protesta davanti al palazzo di via Roma in concomitanza con uno sciopero proclamato per tutta la giornata. Prevista un'altra giornata di stop anche il prossimo 4 settembre. Una delegazione di lavoratori e sindacalisti è stata ricevuta da alcuni consiglieri. Nei volanti distribuiti sotto i portici l'ennesimo appello alla Saras: prima del passaggio alla Solgenia Akhela faceva parte proprio del gruppo di Sarroch.

"Chiediamo a Saras - si legge nel foglio - di evitare la fine di una delle realtà più importanti del territorio che la ospita da oltre cinquanta anni". Per evitare i licenziamenti i lavoratori i dipendenti sarebbero pronti anche a valutare l'ipotesi del contratto di solidarietà.
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