Per 57 anni ha scortato Sant'Efisio: "Mamma camminava scalza dietro il santo, io ero sempre accanto a lei: da Cagliari sino a Giorgino a piedi. È sempre stato lui il mio santo, vive nel mio cuore fin da bambino". L'edizione 2015 della festa avrà un vuoto: Salvatore Viola, per tutti Toreddu, è morto a Roma, di rientro a Cagliari nella sua Stampace, dopo una visita a San Giovanni Rotondo. I funerali verranno celebrati nei prossimi giorni nella chiesetta di Sant'Efisio.

Salvatore Viola, 84 anni, era il più vecchio miliziano della sagra. La sua barba bianca faceva oramai parte della festa del primo maggio: "Il 5 maggio me la taglio e dal primo settembre la lascio ricrescere, sino a Sant'Efisio", aveva raccontato in un'intervista sull'Unione Sarda. La devozione per il Santo iniziò quasi come un voto in onore dei suoi genitori, Caterina Paderi e Benedetto Viola. Sotto il segno della devozione al martire romano, Salvatore Viola ha tirato su la sua numerosa famiglia, dodici figli. La famiglia Viola ha fondato l'Associazione miliziani di Sant'Efisio di Stampace.

"Nella mia vita", aveva detto Toreddu, "ho fatto di tutto: il pescatore, il panettiere e l'ambulante. Efisio è il santo che ha guidato e illuminato la mia esistenza. Aver conservato la fede per anni ed essere riuscito a trasmetterla a figli e nipoti è il miracolo migliore che potessi aspettarmi dal santo".
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