Maurilia Bove, viceprefetto del Dipartimento dell'immigrazione di Roma parla di "un difetto di comunicazione. Se li riportiamo a Napoli è per un problema di legittimità non perché a loro non piaccia la Sardegna". I 47 migranti del "caso" Sadali sono partiti ieri per Napoli. Arrivati in Sardegna avevano inscenato per due giorni una clamorosa protesta: portati nell'Isola per "errore" e con "l'inganno" chiedevano di rientrare a Napoli.

DALLA SICILIA ALLA SARDEGNA - In Sardegna sono intanto arrivati altri 50 migranti provenienti dalla Sicilia. Lo aveva annunciato, in tarda mattinata, Pietro Pintori, viceprefetto vicario di Nuoro. I nuovi migranti - la cui ripartizione per le varie province d'Italia è che stata concordata dalla conferenza Stato-Regioni - sono giunti nelle coste della Sicilia e hanno bisogno di una struttura di prima accoglienza che per loro sarà appunto la Provincia di Nuoro. L'aereo con i nuovi migranti è atterrato a Elmas poco prima delle 20. Si tratta di uomini e donne - ci sono nuclei familiari - di nazionalità siriana. In pullman il trasferimento verso Sadali. Altri 100 migranti arriveranno in questi giorni.

LE POLEMICHE E I COSTI - Un errore dunque. Ma chi pagherà i costi sostenuti per questo "balletto" (con i 47 migranti prime vittime di questa incredibile vicenda)? Si parla di 100mila euro (lo ha fatto il deputato Mauro Pili). Diversi parlamentari sardi hanno già annunciato interrogazioni per cercare di fare chiarezza su quanto avvenuto. E per scoprire chi abbia deciso questo trasferimento "sbagliato".
© Riproduzione riservata