"Abbiamo chiesto un incontro con una lettera al presidente della Regione e all'assessore della Cultura, Claudia Firino - hanno precisato - pochi giorni fa ci hanno risposto che l'assessore non può ricevere la delegazione in quanto impegnata in altre priorità e urgenze. Insomma, per questo governo la lingua sarda è un'attività da sbrigare più in la nel tempo".

"Per noi - ha sottolineato Csu - la lingua sarda riveste un ruolo primario nella politica dell'isola: è una questione cui va data massima premura. In breve tempo. Pertanto denunciamo che l'atteggiamento delle autorità regionali non è di buon auspicio per il futuro della politica linguistica".

Per il Coordinamentu l'elenco delle "cose da fare" è lungo: difendere e promuovere la Limba Sarda Comuna, istituzionalizzare e stabilizzare gli sportelli linguistici, sostenere l'insegnamento del sardo nelle scuole e la diffusione della lingua nei media, creare un'agenzia regionale per la diffusione della lingua, normalizzare il sardo nella società e nella famiglia.

Intanto il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale, con il patrocinio del comune di Neoneli, organizza una scuola estiva di politica linguistica per sabato 23 agosto nel paese oristanese.
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