"Conferire al presidente della Regione Sardegna o a un suo delegato il potere di emettere ordinanza di abbattimento dei capi suini infetti da peste suina africana (Psa) e allevati allo stato brado e attuare negli allevamenti sardi tutte le misure di biosicurezza essenziali ad evitare il contagio, come l'applicazione di una quarantena degli animali". E' quanto chiede una risoluzione approvata all'unanimità in commissione Affari sociali della Camera, prima firmataria Donata Lenzi, capogruppo Pd nel parlamentino.

"La peste suina africana è una malattia altamente contagiosa dei suini domestici e selvatici - ricorda Lenzi - non trasmissibile all'uomo, causata da un virus a Dna appartenente alla famiglia degli Asfaviridae. In Italia è attualmente presente solo in Sardegna dal 1978. Per questo nella regione è importante l'uso di calzari e indumenti monouso negli allevamenti e la costruzione di doppi recinti negli stessi allevamenti per evitare il contagio con cinghiali allo stato selvatico. Si chiede al governo di verificare il regolare smaltimento delle carcasse e dei residui di origine animale suina attraverso l'incenerimento all'interno del territorio regionale e a impedire gli usi civici di territorio per il pascolo brado da parte di aziende zootecniche, anche di piccole dimensioni, che non siano regolarmente registrate".

Secondo Lenzi è necessaria la convocazione da parte dei prefetti dei comitati per l'ordine pubblico, "in modo da garantire il coinvolgimento e il coordinamento delle forze dell'ordine e in particolare del Corpo forestale dello Stato, dei Nas, dei Noe e dei sindaci delle zone coinvolte" e la vigilanza su ristoranti, trattorie, negozi alimentari agriturismi ed altre entità ricettive "dove va garantita la somministrazione di alimenti di provenienza suina lecita, certificata e sicura".
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