"Effetti dirompenti - è detto in una nota - il provvedimento lascerà decine di migliaia di lavoratori senza un reddito adeguato a sostenere le proprie famiglie". Per questo, spiega il comitato, è urgente non solo l'impegno di imprese e istituzioni "ma anche l'iniziativa integrata di tutti i soggetti pubblici per politiche attive del lavoro basate su una formazione funzionale alle esigenze espresse delle aziende e sulla conoscenza delle potenzialità della forza lavoro, a cominciare dai percettori delle specifiche misure di sostegno al reddito". La partenza? Dati chiari sulle caratteristiche di uomini e donne espulsi dal mondo del lavoro per costruire soluzioni mirate. "Il Comitato ritiene importante - continua la nota- l'apporto di conoscenza del tavolo tecnico che, ormai da alcuni anni, opera in sinergia fra Inps Sardegna e Assessorato al Lavoro". Un accordo che, oltre all'impegno per l'integrazione in materia di ammortizzatori sociali fra i due soggetti istituzionali, "può essere strumento di supporto non solo per le due amministrazioni ma anche per i decisori politici". Il Comitato regionale - conclude la nota - conferma la più ampia disponibilità a favorire il dialogo e la collaborazione fra soggetti istituzionali e con gli attori sociali, operando per la creazione delle precondizioni di un polo regionale del welfare.
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