Lo rendono noto le associazioni ambientaliste Amici della Terra, Lega per l'Abolizione della Caccia e Gruppo d'Intervento Giuridico. La proposta di calendario venatorio - spiega una nota delle associazioni - disattende in più punti la Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42. Ecco gli aspetti negativi: per Tortora e Merlo mancata previsione della caccia nella forma esclusiva dell'appostamento (28 settembre 2014); apertura della caccia il 28 settembre 2014 per Pernice sarda, Germano reale, Alzavola, Codone, Fischione, Mestolone, Moriglione, Beccaccia, Beccaccino, Gallinella d'acqua, Pavoncella, Frullino, Porciglione, Folaga, Allodola, Quaglia, Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello; caccia a Ghiandaia e Cornacchia grigia dal 21 al 29 gennaio 2015 in forma vagante e/o da appostamento, anziché esclusivamente da appostamento; mancata previsione della caccia al Colombaccio nel mese di gennaio 2015 nella sola forma dell'appostamento; chiusura della caccia alla Beccaccia il 18 gennaio 2015, anziché il 31 dicembre 2014; chiusura della caccia alla Quaglia il 28 dicembre 2014, anziché il 31 ottobre 2014; chiusura della caccia al Tordo sassello il 18 gennaio 2015, anziché il 10 gennaio 2015; mancata indicazione dettagliata dello status della popolazione di Pernice sarda e di Lepre sarda per indicarne le condizioni di caccia: in assenza di adeguati censimenti la caccia deve essere vietata. Il Comitato faunistico regionale è stato, quindi, riconvocato per venerdì 25 luglio per l'adozione delle decisioni finali sul calendario venatorio sardo.
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