"Firmato il nuovo Patto di stabilità con il ministro Padoan". Lo scrive il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sul suo profilo Facebook, dopo la conclusione di un incontro a Roma con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "Molto positivo dal 2015 in poi: siamo la prima Regione che passa alla regola dell'equilibrio di bilancio, un risultato che risponde perfettamente e rapidamente a quanto riconosciuto dalla Corte Costituzionale - ha sottolineato Pigliaru -. Lo spazio finanziario a nostra disposizione per le politiche pubbliche non è più vincolato da un assurdo e arbitrario limite di spesa imposto unilateralmente dallo Stato, ma dal livello delle nostre entrate. Questo dal 2015. Per il 2014 il risultato, nel contesto di ciò che avverrà dal 2015, è accettabile. Ora lavoreremo per investire queste muove risorse nel migliore dei modi, evitando ogni possibile spreco".

La Regione Sardegna potrà contare su ulteriori 364 milioni di euro di spazi finanziari aggiuntivi da poter spendere con gli attuali vincoli del Patto di stabilità, che dal 2015 non esisteranno più, perché all'Isola non si applicano più i limiti di spesa e la stessa Regione si impegna a garantire il pareggio di bilancio: complessivamente si tratta di aumentare la capacità di spesa di 1,4 miliardi circa per il 2015. Novità anche per il 2013: la Regione non sarà sanzionata dalla Ragioneria generale dello Stato per avere sforato i vincoli mettendo fuori patto il fondo unico per gli enti locali (circa 560 mln). Restano da verificare ancora gli 80 milioni di euro per i giochi e l'Ires, che lo Stato non ha ancora riconosciuto all'Isola. E' quanto emerge dall'accordo siglato oggi a Roma. "Dei 364 mln spendibili in più, 320 mln non sono vincolati, 44 mln sono, invece, finalizzati alla stipula del contratto di servizio con Trenitalia - ha detto questa sera in una conferenza stampa l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci -. Avremmo sperato di più, ma gli accordi si chiudono in una visione complessiva Lo Stato ha tante regioni che sono in difficoltà e ci è sembrato comunque importante chiudere l'accordo anche per le prospettive che si sono aperte. Ci sarà ancora da fare sacrifici per il 2014 e le categorie dovranno rinunciare a qualcosa". Secondo quanto spiegato dall'assessore Paci, la contrattazione con la Ragioneria dello Stato era partita dalla proposta della Regione Sardegna di avere uno spazio finanziario per il 2014 di 500 milioni di euro e della Ragioneria di 200 mln, con la Sardegna che chiedeva, a regime, di poter spendere 1,2 miliardi di euro. "Ragioneremo con la nostra maggioranza e non solo quelle che sono le priorità di spesa per l'utilizzo di questo spazio finanziario e abbiamo la necessità di mettere in fila tutte le aspettative e decidere le priorità - ha osservato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru appena rientrato da Roma - Quando si chiudono gli accordi ci sono cose scritte e cose non scritte che si basano anche sulla fiducia tra governi nuovi come quelli regionale e nazionale ed è giusto vigilare sulle regole scritte".
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