Con lui anche l'ex dirigente generale del Comune, Pietro Cadau. Il Gup Giamapolo Casula ha infatti accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Gaetano Porcu al termine dell'inchiesta-bis sui chioschetti abusivi del Poetto, la spiaggia del litorale di Cagliari. Floris era stato indagato per aver emanato un'ordinanza, nel maggio del 2011 a pochi giorni dalle elezioni comunali, che di fatto rinviava la demolizione delle strutture del lungomare. Un atto di carattere urgente deciso a ridosso dalla fine del suo mandato. A difendere il senatore, gli avvocati Rita Dedola e Francesco Marongiu, mentre il legale Michele Schirò assiste il coimputato Pietro Cadau, ex direttore generale del Comune e poi commissario straordinario della Provincia di Cagliari. Il Gup Casula ha dunque deciso che sarà un processo a decidere come sono andati i fatti, rinviando tutto davanti al collegio della prima sezione presieduto da Mauro Grandesso.

LE PAROLE DI FLORIS - "La carica di sindaco comporta l'assunzione di responsabilità anche e soprattutto laddove si debbano compiere scelte difficili. Riguardo alla delibera "Salva-chioschi" sono sicuro di aver fatto il mio dovere di primo cittadino nel salvaguardare la sicurezza dei cagliaritani e dei turisti che godono del nostro litorale. Esaminate le carte, sono certo che questa verità emergerà a dibattimento". Lo dichiara l'ex sindaco, ora senatore di Forza Italia, Emilio Floris, rinviato oggi a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio per i chioschetti al Poetto, il litorale cagliaritano.
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